Le origini della mozzarella di bufala sono legate a un passato lontano. Sebbene non vi siano certezze, molti studiosi le fanno risalire al Medioevo, periodo in cui gli Arabi seguiti dai Normanni, avrebbero introdotto l’allevamento delle bufale nel sud Italia.
I documenti più antichi dove è possibile trovare un riferimento esplicito alla storia della mozzarella sono del XII secolo e consistono in alcune note in cui i frati del Monastero di San Lorenzo a Capua la citano con i nomi Mozza e Provatura.
Le prime bufalare furono costruite nel XV secolo; edifici in muratura, caseifici destinati solo alla lavorazione del latte di bufala.
Le prime testimonianze dell’uso della parola “mozzarella” risalgono al 1570 e si trovano in un ricettario scritto dal cuoco di Papa Pio V, Bartolomeo Scappi .
Nel XVIII secolo, la famiglia reale borbonica promuove l’allevamento e la produzione mozzarella di bufale nella provincia di Caserta: questa decisione influisce molto sulla diffusione e sul successo del formaggio, a partire dai ricchi mercati delle città di Napoli e Salerno.
Da allora molto tempo è passato e Il 12 giugno 1996 ci fu l’assegnazione del prestigioso Marchio di Origine Protetta (DOP) da parte dell’Europa che ha segnato la definitiva consacrazione delle qualità della Mozzarella di Bufala Campana.
Mozzarella di Bufala Campana DOP: le zone di produzione
Come indicato dal nome stesso, la Mozzarella di Bufala Campana DOP è una specialità casearia tipica della Regione Campania: non a caso gran parte della produzione della migliore mozzarella di bufala avviene nelle province di:
Napoli;
Caserta;
Salerno;
Benevento;
Il documento programmatico DOP ammette alcune eccezioni, segnatamente le province di Latina, Frosinone e Roma (nella regione Lazio), quella di Venafro (nella regione del Molise) e quella di Foggia (nella regione della Puglia).
Mozzarella di bufala: come gustarla al meglio
Per gustare al meglio la Mozzarella di Bufala è importante prestare molta attenzione a:
La sua freschezza: più è fresco, meglio è. Idealmente dovrebbe essere servito non appena prodotto.
La sua temperatura: la mozzarella, sia essa mozzarella di bufala o fior di latte, non va mai consumata fredda. Dopo averlo tolto dal frigo, va riscaldata immergendolo in acqua tiepida.
Le forme e le tipologie della Mozzarella di Bufala Campana DOP.
La mozzarella di bufala viene prodotta e commercializzata in diverse forme. Partendo da quella rotonda è possibile trovarla sotto forma di perline, di ciliegine e bocconcini. Sono tutte mozzarelle tonde di dimensioni e peso diverse ma tutte queste forme permettono di assaporare appieno il suo gusto.
Successivamente sono nate anche altre forme come i nodini e la treccia. Si tratta della pasta della mozzarella che viene intrecciata e può arrivare anche a tre chili di peso. Queste forme solitamente vengono utilizzate per cene o occasioni in cui sono presenti molte persone.
Come conservare la mozzarella di Bufala
La Mozzarella è un alimento fresco e va consumata entro 24 ore dalla sua produzione, per poterla gustare al meglio. La mozzarella va conservata adeguatamente per preservarne il gusto. Infatti la mozzarella non deve essere conservata in frigo e deve essere tenuta a temperatura ambiente e immersa nella sua acqua. Quando compri la mozzarella da Prodotti Gustosi, viene infatti messa e spedita in un sacchetto per alimenti in cui, dopo averla pesata, viene aggiunto del liquido di copertura, necessario e sufficiente per conservarla in modo ottimale.
Se togli la mozzarella dall’acqua, tenderà a indurirsi e perderà il suo sapore. Allo stesso modo, se conservate in frigorifero, perderà la sua morbidezza, diventerà troppo compatta e non manterrà l’elasticità della polpa. È possibile conservare la mozzarella di bufala fino a 3/4 giorni senza che perda sapore semplicemente riponendola in un contenitore in un luogo non troppo freddo.