Le certificazioni aziendali sono parte integrante della vita di un’impresa, aiutando un’attività imprenditoriale a migliorare la propria reputazione in ambito internazionale, e ad aumentare il fatturato avendo tutte le carte in regola per partecipare a bandi ed appalti. Molte di queste certificazioni aziendali sono consigliate ma facoltative, invece ve ne sono alcune obbligatorie, e queste certificazioni imprese sono in buona sostanza fissate da norme statali, andando a toccare dei punti estremamente sensibili di un’organizzazione di lavoro, come ad esempio la tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro. Quali certificazioni aziende sono obbligatorie? Scopriamolo insieme in questa guida sintetica dedicata.
Le certificazioni aziendali in materia di sicurezza
Come abbiamo anticipato, la certificazione aziendale risulta obbligatoria soprattutto quando serve ad attestare la qualità di un’organizzazione di lavoro circa gli aspetti fondamentali a tutela dei dipendenti. Per quanto concerne la sicurezza sul posto di lavoro, vi è una stretta interconnessione tra quanto prescrive la normativa vigente in materia, il D. Lgs 81/08, e quanto implementato dalle certificazioni aziendali come l’OHSAS 18001, che invero è una norma ad adesione volontaria, e che dal 2018 è stata sostituita dall’ISO 45001 sui sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro. Per comprendere in maniera molto semplice quale certificazione aziende è obbligatoria e quale volontaria, basta rammentare che la prima viene “imposta” dal governo tramite atti aventi forza di legge, mentre la seconda è frutto di un’adesione spontanea dell’impresa stessa, che però ha tutta la convenienza ad aderire per cui è come se fosse quasi obbligata onde evitare di perdere competitività.
Certificazioni aziendali ISO
Le certificazioni aziendali più importanti e riconosciute all’estero sono etichettate dalla sigla ISO, acronimo per International Organization for Standardization, e vanno a coprire diversi ambiti, sicurezza, salute, ambiente, e via discorrendo. La più importante è forse la certificazione di qualità aziendale ISO 9001, un insieme di norme che migliorano l’organizzazione d’impresa rendendola più efficace ed efficiente, avendo come fine ultimo la soddisfazione del cliente, il miglioramento delle prestazioni e di conseguenza anche dell’immagine aziendale, implementando le necessarie migliorie e sanando le criticità eventualmente riscontrate.
In generale tutte le certificazioni aziendali ISO hanno un’adesione volontaria, ma rappresentano un elemento quasi imrpescindibile per un’impresa, che rischierebbe senza questo “marchio di qualità” di perdere competitività sul mercato. Vi sono invece altre certificazioni aziendali che sono obbligatorie per partecipare ad appalti pubblici, come l’attestazione SOA, che certifica appunto la capacità di un’impresa di eseguire opere in appalto o subappalto secondo i requisiti di legge previsti. E le certificazioni aziendali ISO vengono considerate propedeutiche al rilascio dell’attestazione SOA, ecco quindi la necessità di aderire a questo standard internazionale.
Come funziona la certificazione
Abbiamo spiegato quali certificazioni aziendali sono obbligatorie e qualio facoltative, e i vantaggi che comporta l’adesione alle norme ISO: ma come funziona il processo di certificazione? L’impresa deve contattare una terza parte indipendente ed autorizzata al rilascio delle certificazioni aziendali, che dovrà attestare e verificare la presenza dei requisiti standard previsti dalle norme. In questo contesto diventa utile per un’azienda farsi affiancare da una ditta specializzata in audit per accertare le mancanze e le criticità dell’organizzazione aziendale, procedere a corsi di formazione di tutta la forza lavoro interessata, ottenere consigli e suggerimenti progettuali volti al miglioramento continuo dell’efficienza produttiva e organizzativa, così da ricevere tutto l’aiuto necessario per l’agognata certificazione. Le certificazioni aziendali hanno una durata temporanea, e alla scadenza bisognerà procedere al rinnovo dimostrando il mantenimento degli standard qualitativi richiesti. Un ente di accreditamento si presenta come garanzia di imparzialità, indipendenza, correttezza, competenza, e rappresentano un sostegno determinante per accertare lo stato delle proprie certificazioni aziendali e per capire dove migliorare.